Ospedale San Martino lancia un programma di telemedicina per anziani
Un approfondimento su: ospedale san martino lancia un programma di telemedicina per anziani, esaminando gli ultimi sviluppi, i protagonisti coinvolti e l’impatto locale di questa tematica.

L'Ospedale San Martino di Genova ha lanciato un innovativo programma di telemedicina dedicato agli anziani con patologie croniche. Il servizio permette ai pazienti di ricevere assistenza medica direttamente da casa, grazie a una piattaforma digitale collegata ai reparti di geriatria e medicina interna.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra l’ASL 3 genovese, la Regione Liguria e una start-up locale specializzata in tecnologie sanitarie. L’obiettivo principale è ridurre il numero di accessi in pronto soccorso e monitorare i pazienti più fragili in modo continuativo e personalizzato.
Ogni paziente riceve un kit con tablet, saturimetro, termometro digitale e un dispositivo per l’elettrocardiogramma portatile. I dati vengono trasmessi quotidianamente al personale medico, che può intervenire tempestivamente in caso di variazioni anomale nei parametri vitali.
Il programma è attualmente in fase pilota con 150 pazienti coinvolti, ma si prevede di estendere il servizio a oltre 500 utenti entro l’estate. I pazienti sono stati selezionati tra coloro che vivono soli o che hanno difficoltà a raggiungere le strutture sanitarie.
Secondo il direttore sanitario dell’ospedale, la telemedicina rappresenta una svolta culturale oltre che clinica. “Non sostituisce la medicina tradizionale”, ha spiegato, “ma la integra, soprattutto nei casi in cui la visita in presenza non è indispensabile.”
Una delle componenti più apprezzate del programma è l’assistenza telefonica dedicata, attiva sette giorni su sette. Gli infermieri e i medici rispondono a dubbi, monitorano la situazione clinica e organizzano eventuali visite domiciliari quando necessario.
I familiari dei pazienti coinvolti hanno espresso grande soddisfazione, sottolineando la tranquillità derivante dal sapere che i propri cari sono costantemente sotto controllo medico. “Mia madre si sente più sicura, e io più serena”, ha raccontato una figlia residente fuori regione.
Il progetto prevede anche una componente educativa: tramite video e materiale interattivo, gli anziani apprendono come gestire meglio la propria condizione e prevenire complicazioni. La formazione avviene durante l’attivazione del kit e viene aggiornata settimanalmente.
Uno dei punti di forza del programma è la sinergia con i medici di famiglia, che ricevono report automatici sull’andamento clinico dei propri pazienti e possono intervenire rapidamente in caso di necessità. Questo rafforza il legame tra ospedale e territorio.
Il progetto è stato cofinanziato da fondi europei per l’innovazione sanitaria e potrebbe diventare un modello replicabile in altre regioni italiane. Sono già in corso contatti con le ASL di Milano e Bologna per uno studio di fattibilità.
Non mancano però le sfide: la principale riguarda l’inclusione digitale degli anziani meno abituati alla tecnologia. Per questo motivo, il programma prevede la formazione di volontari che possano affiancarli nell’utilizzo dei dispositivi.
Secondo i primi dati raccolti, il numero di ricoveri urgenti tra i pazienti coinvolti si è ridotto del 35% rispetto al trimestre precedente. Un segnale incoraggiante che conferma l’efficacia dell’approccio e rafforza la convinzione nella sua estensione.
Nei prossimi mesi saranno pubblicati i risultati ufficiali del progetto pilota, che verranno presentati anche a livello nazionale in occasione del Forum Sanità Digitale. L’Ospedale San Martino spera di essere un esempio positivo di sanità del futuro, più vicina e accessibile.