Salute e Benessere

Boom di richieste per visite psicologiche: i dati della ASL 3

Un approfondimento su: boom di richieste per visite psicologiche: i dati della asl 3, esaminando gli ultimi sviluppi, i protagonisti coinvolti e l’impatto locale di questa tematica.

21 April 2025, 10:48 — Redazione Notizie Vicine
Boom di richieste per visite psicologiche: i dati della ASL 3

Negli ultimi sei mesi, le richieste di visite psicologiche presso i centri sanitari dell’ASL 3 genovese sono aumentate del 28%, secondo i dati diffusi dal Dipartimento di Salute Mentale. Un trend che preoccupa, ma che evidenzia anche una maggiore consapevolezza del benessere psicologico da parte dei cittadini.

Gli psicologi dell’ASL segnalano che le cause principali di disagio riguardano ansia, stress da lavoro e solitudine, con una crescita significativa anche dei disturbi legati al sonno. Le fasce più colpite sono quelle tra i 25 e i 40 anni, ma non mancano richieste anche da parte di adolescenti e anziani.

Il direttore del servizio ha sottolineato come la pandemia abbia avuto effetti duraturi sulla salute mentale della popolazione, aggravati dall’incertezza economica e dalla pressione sociale. A ciò si aggiungono i lunghi tempi d’attesa per le prime visite, che in alcuni casi superano i 60 giorni.

Per far fronte alla domanda crescente, l’ASL ha attivato un servizio di consulenza psicologica telefonica e online, disponibile con prenotazione anche in orari serali. Sono state inoltre assunte sei nuove figure professionali, tra psicologi clinici e psicoterapeuti specializzati.

Alcuni municipi hanno messo a disposizione spazi pubblici per ospitare sportelli temporanei, dove i cittadini possono ricevere supporto psicologico gratuito o a tariffa calmierata. L’iniziativa rientra in un progetto pilota coordinato con i servizi sociali comunali.

I professionisti auspicano anche una riforma del sistema di accesso ai servizi, con un modello simile a quello della medicina di base, che preveda un primo colloquio senza impegnativa e tempi più rapidi di intervento nei casi urgenti.

Secondo i dati raccolti, oltre il 60% dei pazienti dichiara di aver tratto beneficio dal percorso terapeutico, anche se solo un terzo riesce a completare un ciclo strutturato di sedute a causa dei limiti di tempo e risorse. Il tasso di abbandono è più alto tra i giovani adulti.

In risposta a queste criticità, la Regione Liguria ha annunciato l’avvio di un piano straordinario per la salute mentale, con investimenti dedicati alla digitalizzazione dei servizi, all’assistenza domiciliare e al potenziamento del personale psicologico nei distretti sanitari locali.

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